Presentiamo il libro “Maldafrica” di Piero Priorini.
Una raccolta di riflessioni personali, articoli psicanalitici, racconti di viaggio, foto e recensioni, nella quale le esperienze esteriori ed interiori dell’autore si susseguono e si sovrappongono, pur mantenendo un filo unico e continuativo.
Dodici anni di pellegrinaggi in Africa: per scoprire i luoghi dove ancora sopravvivono gli ultimi resti di culture la cui esistenza è la prova vivente di un’epoca in cui l’umanità viveva ancora in armonia con le forze creatrici e con l’ambiente naturale. Dodici anni di viaggi per ritrovare lo stupore di fronte al mistero della Vita, per ripercorrere le tappe del complesso e articolato cammino che l’umanità ha intrapreso, per comprovare sul campo la sovrapposizione possibile – anche là dove non sembra – delle dinamiche psicologiche dell’uomo moderno occidentale con quelle dei suoi predecessori. Quegli antenati comuni che in Africa hanno visto la luce e che dall’Africa migrarono poi per popolare il resto del pianeta. Di più: per intravedere le radici sacre di tutte quelle dinamiche. Ancora vive e palpitanti in terra d’Africa, morte e sepolte – invece – nella nostra tanto “evoluta” e decantata civiltà. Ciò nonostante, una contemplazione disincantata, priva di qualunque nostalgica fantasia di restaurazione. Un accusa spietata all’occidente. Ma anche la sua assoluzione, nel riconoscimento del potenziale straordinario che si cela dietro ognuna delle sue aberrazioni.
Dalla prefazione al libro di Max Troiani:
Quando non sai più dove stai andando ricordati almeno da dove vieni, consiglia un proverbio del Ghana. Parole che potrebbero accompagnare, come uno strumento di bordone, l’intero scritto di Piero Priorini, … Che… con i suoi occhi, che sono quelli di chi pratica l’analisi junghiana, scopre forme archetipiche, gesti e comportamenti che rimandano a codici, per noi europei, completamente dimenticati ormai da secoli. … Azzardiamo, tanto per giocare: e se il parametro di giudizio della qualità della vita fosse la bellezza? se valutassimo la qualità della vita (intesa nel suo senso più profondo) in base a questa, l’Africa avrebbe veramente tanto da insegnarci, per una dote che gli africani stessi hanno come innata, quasi fossero loro i guardiani sacri di questa anima mundi. La bellezza in Africa non è mai “Estetica”.
Dalla prefazione al libro di Robo Gabr’Aoun
Molti anni or sono , in uno dei miei primi “lavori di penna”, scrissi che il mio Mal d’Africa era la distanza forzata da quella terra, la quotidianità vissuta, per forza di cose, distante dalle sue piste e dalla sua gente…il mio Mal d’Africa era e sostanzialmente è un senso continuo di mancanza, che nasce dal sentimento che a quel continente mi lega indissolubilmente. Amare l’Africa…Già… Amare l’Africa è qualcosa di inciso profondamente nel DNA di ciascuno di noi. Una cicatrice per i più latente, nascosta , oscurata. Per altri invece accesa come un faro, un fascio di luce possente. Ma comunque un’incisione presente in tutti gli uomini… richiamo ancestrale alle nostre comuni origini.
Note sull’Autore:
Piero Priorini, psicologo, psicanalista di formazione junghiana, ipnotista. Ispirato da un temperamento inquieto ed esuberante ha realizzato una incredibile quantità di esperienze, mai scevre, tuttavia, da una costante tensione conoscitiva. Prima che il fascino dell’avventura in 4×4 lo catturasse compiutamente, portandolo a girare il mondo alla ricerca degli ultimi spazi liberi ancora esistenti, nel tempo libero dagli impegni lavorativi ha esercitato attività estreme quali lo sci alpinismo, l’arrampicata e il volo libero in parapendio, ricavandone spunti originali con i quali ha fecondato il proprio lavoro di terapeuta.
Ha pubblicato il saggio: “Attività estreme e stati alterati di coscienza”.
Vive a Trevignano Romano, sul lago di Bracciano; lavora a Roma, come psicanalista junghiano.