Le forme della scrittura nella relazione educativa

8 Maggio 2005By La RedazioneApprofondimenti

di Roberto Fioravanti

Il contributo della fenomenologia

L’esperienza frammentata e ricca di vuoti da riempire, o già dominata da una produzione delirante, è una delle caratteristiche della sintomatologia schizofrenica. Nel fenomeno psichico della scissione della mente, la forma e il contenuto del pensiero cambiano e nei vissuti si producono esperienze che si discostano dalla norma, spesso fino alla disgregazione della personalità. Le storie della zona scura dell’anima e della sofferenza psichica non hanno trovato consenso negli studi psichiatrici che considerano, come oggetto d’indagine, l’uomo prima della malattia psichica. (altro…)

La persona come soggetto dell’esistenza

9 Aprile 2005By Cristiano M. GastonApprofondimenti

La presenza del corpo, la percezione di un tempo in divenire, la relazione con l’alterità sono tre elementi che consideriamo fenomenologicamente dati e anzi costitutivi dell’esistenza stessa. Nel caso di alcune patologie nevrotiche questi elementi non si danno nella loro “naturalezza”, ma appaiono in qualche misura defettuali; abituati al confronto lacerante con la psicosi, con la sua evidenza, con l’angoscia che l’accompagna e la sostiene, rischiamo di non accorgerci di quanto possano essere “defettuali” esistenze congelate nell’incompiutezza, esistenze che sfuggono all’analisi, si nascondono all’evidenza, sono tormentate da un’angoscia sorda ed invisibile. (altro…)

Creatività, disabilità, diversità. Oltre il concetto di limite.

25 Gennaio 2005By La RedazioneApprofondimenti

di Fabio Bocci

Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono… ci sono bambini a zigzag.
(D. Grossman)

 
1. Premessa

Da alcuni anni conservo un manifesto dell’EUCREA, un ente che promuove lo sviluppo della creatività nelle persone disabili mediante l’utilizzo delle tecnologie. Vi sono raffigurati un mouse e, sullo sfondo, il disegno di un variopinto volto. Inoltre, nella parte bassa della locandina si legge:

Creativity by disabled person is always a field in which there is a lot to discover. We aim at developing new styles, opening new views and thus at overcoming borders together.

Scopo del mio intervento è quello di ragionare su come la riflessione intorno ai temi della creatività possa aiutare i disabili a valicare i limiti che ancora ostacolano la piena espressione delle proprie potenzialità nella costruzione dei personali progetti di vita. Intendo procedere per mezzo di quadri argomentativi che costituiscono le basi per un approfondimento futuro e gli sfondi per un confronto aperto a quanti sono sensibili a questi temi. (altro…)

A proposito degli Hobbit

14 Dicembre 2004By La RedazioneApprofondimenti

di Andrea Monda

A proposito degli Hobbit è il titolo del lungo prologo che precede, e in molto casi blocca, la lettura del capolavoro di J.R.R.Tolkien Il signore degli anelli.

E’ infatti molto buffa, bizzarra, quasi disturbante quella parentesi, prolissa e meticolosa, che l’autore del romanzo dedica alle sue più famose creature. Se da una parte corrisponde all’affermazione di Tolkien sulla sua “mentalità da storico” con cui aveva composto le sue saghe, dall’altra rischia di disorientare e infastidire il lettore che magari finisce per rinviare la lettura di queste 16 pagine, dedicate a informazioni riguardanti la coltivazione dell’erba pipa anziché l’ordinamento della Contea, ad un momento successivo alla lettura dell’intero, lunghissimo, romanzo, quando peraltro si troverà di fronte non 16 ma 130 pagine di Appendici contenenti anch’esse le notizie più disparate (sugli stessi hobbit, sui nani, gli uomini di Gondor e di Rohan) spesso minuziose quanto futili… apparentemente. Molti lettori procedono così, saltando del tutto tutti questi “apparati” con cui l’autore ha confezionato la sua storia. Altri invece, all’opposto, finiscono per tuffarsi dentro quell’universo fatto di mappe e cronologie e diventare dei maniaci del dettaglio, degli “eruditi tolkienani”: il lettore lascia il posto al fan. Forse entrambi i due atteggiamenti sono sbagliati. In queste divagazioni extra-vaganti prenderemo in esame il primo. (altro…)